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  1. silverback
     
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    CITAZIONE (CiaoSilvia @ 25/9/2009, 20:32)
    non avranno reminiscenze genetiche, ma nemmeno vengono da marte, la storia del passato la sanno, i racconi delle nonne lì hanno sentiti.
    non occorre tirare in ballo la genetica per sapere che fino a 60-70 anni fa le donne erano trattate da "schiave".

    Ecco un'altra 30enne saccente e indottrinata.
    Oh, siete fatte con lo stampino, clonate come Alien...



    IL MITO DEL POTERE MASCHILE, di Warren Farrell.

    Come uomini abilissimi liberarono le donne, dimenticando di liberare se stessi

    Abigail, una tipica donna della fine dell'Ottocento, ebbe otto figli. Due volte rischiò di morire di parto. Quando l'ultimo dei suoi figli se ne andò di casa, lei era già morta.
    Cindy, una tipica donna degli Anni Novanta, rimase nubile fino a 25 anni. Dopo il matrimonio, ebbe due figli. Quando l'ultimo se ne andò di casa, le rimaneva ancora da vivere un quarto di secolo.
    Abigail non sentì mai parlare del frigorifero. Cindy poteva tirarne fuori un pasto completo. L'intera giornata di Abigail era occupata dalla spesa e dalla preparazione del cibo per la sua famiglia di dieci persone. Cindy spesso comprava pietanze già pronte, le metteva nel forno a microonde e venti minuti dopo stava già pranzando. (Spesso scherzava: «Io non preparo la cena: me la mangio».) C'erano sere in cui lei e suo marito Jeremy portavano i ragazzi da McDonald's, o si facevano portare a casa la pizza, oppure Jeremy preparava un bel barbecue o «il piatto preferito di Cindy - su richiesta». Comunque, sia Cindy sia Jeremy dovettero affrontare problemi che non sfiorarono mai Abigail (per esempio, fare l'autista, mantenere i figli all'università).
    Abigail andava a fare la spesa sul carretto o a piedi. Cindy o Jeremy andavano a fare la spesa in macchina, o la ordinavano per telefono. Abigail trovava i negozi aperti dalle nove del mattino alle cinque del pomeriggio, e se dimenticava qualcosa non c'era modo di rimediare. Cindy o Jeremy trovano dei negozi aperti 24 ore su 24.
    Abigail doveva lavare i piatti dopo ogni pasto. Cindy metteva i piatti nella lavastoviglie, e a volte neppure li toccava, perché se ne occupavano Jeremy o il figlio maggiore» Per lavare i panni Abigail doveva pompare l'acqua, accendere il fuoco per scaldarla e poi usare le mani per strofinare gli indumenti. Se pioveva o nevicava, appendeva i panni in tutti gli angoli della casa. Cindy sceglieva il lavaggio adatto e metteva in moto la lavatrice. E spesso non toccava neppure i panni, perché a riempire la lavatrice ci pensavano Jeremy o il figlio maggiore.
    Abigail cuciva con le mani callose in una casa fredda, a lume di candela. Cindy e Jeremy acquistavano dallo stockista abiti perfetti. Abigail impiegava due giorni per cucire una camicia per il figlio. A Cindy o Jeremy bastavano venti minuti per scegliere le camicie per i due figli.
    Su Abigail si riversavano le necessità di otto figli. Cindy aveva due figli le cui necessità si riversavano in parte sulla televisione. E Cindy aveva un'altra cosa ancora: un marito che sapeva come essere amorevole e come mantenere la disciplina.
    Nel 1990 Cindy si poteva ancora permettere di scegliere di fare il pane in casa o cucire una camicia a mano - ma era una scelta e non un obbligo. Capitava di tanto in tanto, non giorno dopo giorno; faceva parte della sua vita adulta ma non costituiva il 100 per cento della sua vita adulta.
    Cindy subiva pressioni che non avevano mai sfiorato Abigail? Sicuramente. Ma le nuove pressioni raramente si aggiungevano: semplicemente sostituivano un antico fardello. Se si aggiungessero, la vita media delle donne non sarebbe aumentata di quasi il 50 per cento dal 1920 ai giorni nostri.
    Ma allora perché la speranza di vita alla nascita era di un anno di meno per gli uomini nel 1920 e di sette anni di meno rispetto alle donne attualmente? Perché le prestazioni degli uomini - inventare, produrre, vendere, distribuire - hanno salvato le donne, mentre nessuno ha salvato gli uomini dalla pressione del dover fare. Da macchina per fare figli, macchina per preparare da mangiare, macchina per le pulizie, lei è diventata una persona che ha tempo per l'amore. Da macchina per prestazioni varie nei pressi di casa lui è diventato una macchina per prestazioni varie lontano da casa. E con meno tempo per l'amore.
    Gli uomini sono riusciti a creare case e giardini più belli per le mogli invece che miniere di carbone e cantieri edili più sicuri per se stessi. Ben pochi hanno rilevato il fatto che solamente degli uomini sono morti a migliaia costruendo attraverso le montagne strade per le automobili e ferrovie per i treni che permettevano al resto della civiltà di essere servito al vagone-ristorante.
    La lontananza del posto di lavoro separava l'uomo dalle persone amate, togliendo alla sua vita significato... e creando ogni giorno piccoli lutti. E se riusciva a fare tutto, diventava una macchina; se falliva, si sentiva umiliato e sminuito. In ogni modo, più aveva attenzioni e riguardi per la donna e più si abbreviava la vita. E alla moglie e ai figli lasciava, perché lo spendessero, quanto aveva guadagnato. Così gli uomini di successo liberarono le donne, ma dimenticarono dì liberare se stessi.
    Nonostante tutto le femministe etichettarono la «tecnologia maschile» - e in particolare «la tecnologia maschile medica» -come uno strumento del patriarcato inteso a opprimere le donne. E il passaggio alla II Fase fu perciò caratterizzato dalla critica rivolta agli uomini per avere distrutto l'ambiente costruendo per esempio una diga, dimenticando di riconoscere agli uomini il merito di aver prodotto elettricità costruendo quella diga, e di chiedere alle donne di assumersi la responsabilità della crescente domanda di elettricità che a sua volta richiedeva la costruzione di altre dighe.
    Quanto alla tecnologia medica maschile, fu probabilmente il fattore che allungò la vita media delle donne. Evitò che le donne morissero di parto e scoprì vaccini per quasi tutte le malattie contagiose (poliomielite, difterite, febbre tifoidea, morbillo, scarlattina, varicella, peste bubbonica, tubercolosi).
    In tempo di guerra, diversi farmaci sperimentali furono spesso testati sugli uomini. Se il farmaco non funzionava, l'uomo moriva. Ma se il farmaco dava buoni risultati, allora veniva usato per salvare sia le donne sia gli uomini. E sempre gli uomini furono usati come cavie per migliorare le procedure d'emergenza, i forni a microonde (inavvertitamente un uomo venne «cotto» durante le prove), e altri ritrovati utili a entrambi i sessi.
    In seguito fu etichettato come sessismo il fatto che i medici studiassero più gli uomini che le donne. Nessuno definì sessismo il fatto che gli uomini più delle donne fossero usati come cavie.
    Secondo le femministe, il patriarcato e la tecnologia maschile cospiravano per limitare la libertà di generare «il diritto di scegliere» da parte delle donne. Per la verità, la tecnologia maschile ha creato «il diritto di scegliere» delle donne: ha permesso il controllo delle nascite. E l'aborto sicuro. La tecnologia maschile per il controllo delle nascite ha contribuito più di qualsiasi altra cosa a ridurre il carico di lavoro delle donne, a rendere il sesso non univoco ma pluridirezionale. Soprattutto, la tecnologia fece sì che il ruolo maschile proteggesse le donne più di quanto il ruolo femminile proteggesse gli uomini. Per ironia della sorte, alcune femministe che tanto si lamentavano della tecnologia maschile sarebbero morte di parto o di aborto se quella tecnologia non ci fosse stata.
    La tecnologia maschile non creò invece per gli uomini l'equivalente diritto alla scelta. Pertanto, ogni volta che un uomo faceva del sesso con una donna che sosteneva di far uso di metodi contraccettivi, a lui non restava che fidarsi. In caso contrario, poteva accadere che si ritrovasse a dover mantenere un figlio fino ai diciotto anni. Se un uomo usava il preservativo ma in seguito la donna affermava di essere comunque rimasta incinta, la donna non sposata della II Fase aveva il diritto sia di informare l'uomo sia di non farlo; di abortire senza consultarlo o di chiedere segretamente che il bimbo venisse adottato; di allevarlo lei e di far pagare al maschio i conti; oppure addirittura di crescerlo da sola per dieci anni senza neppure informarne il padre e poi citarlo in giudizio perché provvedesse al mantenimento, anche per gli anni passati. E tutto ciò è legale.
    Ogni donna sa benissimo che se esistessero soltanto per il maschio mezzi di contraccezione, avrebbe la sensazione di non controllare la situazione, di essere alla mercè dell'altro. Quando «fidati» è detto da un uomo, fa soltanto ridere, ma quando si tratta di una donna, è legge. Il controllo delle nascite ha dato alla donna il diritto di scegliere e all'uomo non resta altro che fidarsi. Al giorno d'oggi, quando un uomo introduce il pene nel corpo di una donna, contemporaneamente mette la sua vita nelle mani di quella donna.
    In breve, la tecnologia maschile e le leggi maschili hanno liberato la donna dalla biologia femminile come destino femminile e creato la biologia femminile come destino maschile.


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    Il cambiamento di status delle donne ha diverse cause. Una è l'inesorabile logica dell'espandersi del cerchio morale, che ha portato anche all'abolizione del dispotismo, della schiavitù, del feudalesimo e della segregazione razziale. L'altra è il femminismo.

    La prima ondata femminista, compresa negli Stati Uniti fra la convenzione di Seneca Falls del 1848 e la ratifica del XIX Emendamento della Costituzione nel 1920, portò le donne al diritto di voto, di sedere in una giuria, di avere beni propri nel matrimonio, di divorziare e di ricevere un' istruzione.

    Ma checché se ne dica, la causa principale del cambiamento di status delle donne è il progresso tecnologico ed economico - portato avanti in primis dagli uomini -, che ha reso possibile alle coppie condurre una vita sessuale e allevare i figli senza bisogno della spietata ed ovvia (in quel contesto sociale) divisione del lavoro che costringeva la madre a consacrare ogni momento di veglia alla sopravvivenza della prole.

    L'acqua potabile, l'igiene e la medicina moderna hanno diminuito la mortalità infantile e il desiderio di avere un gran numero di figli. Grazie a biberon e latte di mucca pastorizzato, poi a tiralatte e freezer, si può dar da mangiare ai neonati senza che le madri debbano stare al loro servizio ventiquattr'ore su ventiquattro. La produzione di massa ha reso più economico comprare le cose che fabbricarle a mano e impianti idraulici, elettricità ed elettrodomestici hanno alleggerito ancora di più i lavori di casa.

    L'accresciuto valore del cervello rispetto ai muscoli nell'economia, il prolungarsi della vita (che rende possibile sperare di vivere decenni dopo aver allevato i figli) e l'accessibilità di un' istruzione di lunga durata hanno modificato i valori delle opzioni che si presentano alle donne nel corso dell'esistenza. Non solo. Grazie a contraccezione, amniocentesi, ultrasuoni e tecnologie riproduttive è diventato possibile per le donne rinviare il momento di mettere al mondo dei figli a quando lo ritengono più opportuno.

    In conclusione, ti faccio notare che ad aver tratto i maggiori benefici dal sopracitato progresso, sono state proprio le appartenenti al sesso femminile.
    Basti dire che nel 1900, in Italia, vi era una differenza di aspettativa di vita media fra i due sessi di soli 6 mesi. Nel 1920 era salita a 2 anni. Oggi, anno 2009, è di 6 anni.

    Edited by silverback - 25/9/2009, 21:23
     
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2651 replies since 1/4/2004, 00:38   55318 views
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