Le femmine di oggi
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Le femmine di oggi

sono moralmente inferiori agli uomini?

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  1. silverback
     
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    http://ansa.it/opencms/export/site/notizie..._846318259.html
    DIVORZIO DA 53 MILA DOLLARI ALLA SETTIMANA
    NEW YORK -
    Negli Usa c'e' la crisi finanziaria, ma non se ne accorge la contessa americana di origini svedesi Marie Douglas David, che ha un ex marito miliardario e grazie a un accordo concluso in vista dell'imminente divorzio potrà continuare a spendere in una settimana 53 mila dollari, quanto un americano medio porta a casa in un anno.

    La signora Douglas David ha 36 anni e fino al 2003 lavorava per la Lazard, una piccola ma potente banca d'affari francese, da cui si è licenziata quando ha sposato il sessantenne George David, ex direttore generale della United Technologies, una delle più grandi multinazionali americane, con un fatturato, nel 2006, di 47,8 miliardi di dollari. In sei anni di matrimonio Marie è diventata la casalinga meno disperata d'America, con un budget settimanale pari alla retta annuale di Harvard o Yale. Budget che, pur di ottenere il divorzio, il suo ex ha accettato di continuare a concederle. Durante un'udienza preliminare l'uomo d'affari ha concordato di pagare alla donna 978 mila dollari in attesa che i legali finalizzino il divorzio. Gli avvocati dovranno valutare, tra l'altro, se è ancora valido un accordo post-matrimoniale da 43 milioni di dollari.

    Marie Douglas Davi ha portato in tribunale la lista della spesa: 8.000 dollari settimanali in viaggi, 4.500 in abiti, 2.209 per un assistente personale, 1.500 in ristoranti e divertimenti, 1.480 per la colf, 1.000 in regali e così via fino ai 250 dollari per il personal trainer, per un totale di 53 mila bigliettoni verdi. La maggior parte della 'paghetta' della signora Douglas David va comunque per le spese di casa: 27.300 dollari per mantenimento, affitto e mutui per tre proprietà in Svezia, una casa di vacanze a Long Island ed un attico di 900 metri quadri su Park Avenue, a New York. "Molte delle spese sono più basse rispetto all'inizio del caso nell'agosto del 2007", ha dichiarato l'assennata Marie. Il pur generoso marito, secondo alcune fonti, le aveva fatto stringere la cinghia.
     
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  2. ninonino1
     
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    la morale è una realtà scrotale. la morale è come la pelle dei coglioni: per dove la si tira, va. lasciamola a montecitorio in via surrettizia, ed a preti e filosofi in via reale.
     
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  3. fabriziopiludu
     
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    avete visto il film "mankillers"? Un'agente N.B.: -'- organizza. incaricata dallo Stato, una squadra di 12 donne,per andare in Sud America a sgominare una banda di drug dealers-tutti uomini- Un film manifesto della misandria! Loro hanno una perdita e uccidono 50 uomini. la agente della CIA recluta le proprie compagne nelle galere. Il fatto che siano in calzoncini- per me- non ha alcuna importanza.Se una donna lavora per la CIA, mi fa l'effetto di un anti-viagra. magari una lesbo si eccita! Invece, "quella sporca dozzina" ha ucciso uomini, soprattuutto!
     
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  4. silverback
     
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    http://it.answers.yahoo.com/question/index...17045610AAsKjU7

    CITAZIONE
    non è un discorso di sentirsi superiori ma è un dato di fatto.. non è presunzione ma è così punto.

    * 2 mesi fa



    CITAZIONE
    Non è che ci crediamo superiori.. E' solo che noi per avere quel poco che abbiamo oggi abbiamo lottato, anzi hanno lottato quelle prima di noi.. E purtroppo c'è ancora molto per cui lottare!!

    * 2 mesi fa



    CITAZIONE
    xk lo siamo....sia x l'intelligenza che per il carattere.....siamo molto piu forti....è non x peccare di presunzione ma le donne che hanno lottato in passato x la nostra condizione attuale lo confermano...ciao ciao

    * 2 mesi fa



    CITAZIONE
    non ci crediamo superiori di piu,noi donne possiamo fare molte piu cose,noi donne possiamo fare a meno degli uomini ma voi di noi no.ciao

    * 2 mesi fa



    CITAZIONE
    tu sei capace di
    tenere pulita una casa
    andare a lavorare
    crescere due figli
    fare la mamma la moglie l'amica l'amante....
    lavorare non come i machietti 8 10 ore al giorno ma 24 ore al giorno

    PROVA A PENSARE PRIMA DI SPARARE CAZZ...

    * 2 mesi fa



    CITAZIONE
    non siamo noi donne ad essere superiori, siete voi uomini che siete inferiori ^_____^

    ♪♪♪♪ So long and happy monday to you ♪♪♪

    * 2 mesi fa



    CITAZIONE
    perchè voi uomini siete inferiori! E ragionate con una sola testa...a buon intenditor poche parole!

    * 2 mesi fa



    CITAZIONE
    no bello mio noi siamo assolutamente superiori a voi uomini!!

    * 2 mesi fa



    CITAZIONE
    chi ti dice che non lo siamo?Molti studi lo hanno dimostrato...e viviamo anche più a lungo!

    * 2 mesi fa



    CITAZIONE
    Xkè lo siamo nettamente!

    * 2 mesi fa



    CITAZIONE
    Perchè è la realtà dei fatti...non ti preoccupare prima o poi ci farai l'abitudine...

    * 2 mesi fa



    CITAZIONE
    perche lo sono
    :P
    potere alle donneù1

    * 2 mesi fa



    CITAZIONE
    perchè lo sono e quando te ne accorgerai ti sentirai ancora più inferiore

    * 2 mesi fa



    CITAZIONE
    perchè lo siamo!

    * 2 mesi fa



    CITAZIONE
    forse perchè x certe cose lo sono davvero!

    * 2 mesi fa



    CITAZIONE
    lavorare non come i machietti 8 10 ore al giorno ma 24 ore al giorno

     
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  5. LesPaul
     
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    e se al posto della parola uomini mettessimo la parola EBREI?
     
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  6. silverback
     
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    CITAZIONE (LesPaul @ 23/1/2009, 00:35)
    e se al posto della parola uomini mettessimo la parola EBREI?

    Oppure NEGRI?

    Comunque, definirle delle povere misandriche complessate, frustrate, anti-erotiche e ammosciacazzi, è un eufemismo.
     
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  7. LesPaul
     
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    è vero: definiamole con un termine più corretto:

    RAZZISTE
     
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  8. silverback
     
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    CITAZIONE (LesPaul @ 23/1/2009, 00:43)
    è vero: definiamole con un termine più corretto:

    RAZZISTE

    Oh, ma che siano razziste è storia vecchia, Les... ;)
     
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    assiduo

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    CITAZIONE (silverback @ 23/1/2009, 00:34)
    http://it.answers.yahoo.com/question/index...17045610AAsKjU7

    CITAZIONE
    non è un discorso di sentirsi superiori ma è un dato di fatto.. non è presunzione ma è così punto.

    * 2 mesi fa

    CITAZIONE
    Non è che ci crediamo superiori.. E' solo che noi per avere quel poco che abbiamo oggi abbiamo lottato, anzi hanno lottato quelle prima di noi.. E purtroppo c'è ancora molto per cui lottare!!

    * 2 mesi fa

    CITAZIONE
    xk lo siamo....sia x l'intelligenza che per il carattere.....siamo molto piu forti....è non x peccare di presunzione ma le donne che hanno lottato in passato x la nostra condizione attuale lo confermano...ciao ciao

    * 2 mesi fa

    CITAZIONE
    non ci crediamo superiori di piu,noi donne possiamo fare molte piu cose,noi donne possiamo fare a meno degli uomini ma voi di noi no.ciao

    * 2 mesi fa

    CITAZIONE
    tu sei capace di
    tenere pulita una casa
    andare a lavorare
    crescere due figli
    fare la mamma la moglie l'amica l'amante....
    lavorare non come i machietti 8 10 ore al giorno ma 24 ore al giorno

    PROVA A PENSARE PRIMA DI SPARARE CAZZ...

    * 2 mesi fa

    CITAZIONE
    non siamo noi donne ad essere superiori, siete voi uomini che siete inferiori ^_____^

    ♪♪♪♪ So long and happy monday to you ♪♪♪

    * 2 mesi fa

    CITAZIONE
    perchè voi uomini siete inferiori! E ragionate con una sola testa...a buon intenditor poche parole!

    * 2 mesi fa

    CITAZIONE
    no bello mio noi siamo assolutamente superiori a voi uomini!!

    * 2 mesi fa

    CITAZIONE
    chi ti dice che non lo siamo?Molti studi lo hanno dimostrato...e viviamo anche più a lungo!

    * 2 mesi fa

    CITAZIONE
    Xkè lo siamo nettamente!

    * 2 mesi fa

    CITAZIONE
    Perchè è la realtà dei fatti...non ti preoccupare prima o poi ci farai l'abitudine...

    * 2 mesi fa

    CITAZIONE
    perche lo sono
    :P
    potere alle donneù1

    * 2 mesi fa

    CITAZIONE
    perchè lo sono e quando te ne accorgerai ti sentirai ancora più inferiore

    * 2 mesi fa

    CITAZIONE
    perchè lo siamo!

    * 2 mesi fa

    CITAZIONE
    forse perchè x certe cose lo sono davvero!

    * 2 mesi fa

    CITAZIONE
    lavorare non come i machietti 8 10 ore al giorno ma 24 ore al giorno

    Dopo aver letto ciò, la risposta al titolo del post è: SI E DI MOLTO!
     
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  10. silverback
     
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    http://femminicidio.blogspot.com/
    IL CONSENSO SECONDO I MASCHI
    ( e volutamente scrivo maschi, e non uomini).

    Sono anni che loro, e le loro difese, ce lo spiegano, in Tribunale, e sotto i Tribunali, con i fan-club degli stupratori per un giorno, ragazzi per bene nella vita. E, spesso e volentieri, ce lo spiegano pure i giudici nella motivazione delle sentenze. A volte, ci tocca sentircelo dire anche dai politici.
    Si, perchè in fondo le donne sono tutte puttane, prima ti seducono e poi non te la danno, te danno e non gli va bene, allora ti accusano di stupro. Ma in fondo si capiva, c'era consenso, una bella scopata la volevano.
    Ci sarebbe materiale tale da scrivere un Vangelo, sul consenso sessuale secondo i maschi.
    E sulla voglia di impunità per chi si vede protagonista di avances sessuali, di reati sessuali.
    Dallo sdoganamento della pacca sul culo allo stupro dell'amica o della conoscente che accetta il passaggio a casa (chiaro segno che ci sta, è ovvio!).
    E' un fatto di sicurezza. La sicurezza che la conosci, ti dà attenzioni, e quindi te la dà, lo vuole.
    E' chiaro come il sole. Cazzate che poi ti accusi di stupro, ci mancherebbe altro !
    CI sarebbe da scrivere un Vangelo sul concetto di consenso all'atto sessuale secondo i maschi.
    Meglio. Ci sarebbe da scrivere un trattato che trova conforto in dati statistici, che non mi stanco mai di snocciolarenei miei incontri, e in analisi criminologiche in lingue straniere, che qualcuno prima o poi dovrebbe impegnarsi a tradurre e diffondere, posta la preoccupante assenza di una analisi di genere in questo campo e in quello giuridico in Italia.
    Oppure un bel saggio: L'attualità del consenso, questo grande sconosciuto. Ma anche: Se me la dai c'è consenso. Poi ne faccio quel che voglio. Sottotitolo: il maschio sono io, so cosa piace a una donna.
    E invece ci troviamo qui a leggere indignati l'ennesimo caso di cronaca. L'ennesima difesa, quella classica "Lei ci stava". Ci stava perchè mi ha fatto entrare, ci stava perchè mi ha provocato, ci stava perchè....Chiaro segno che ci stava: le lesioni, gli ematomi dei pugni, gli urli.
    Ma certo ! VIS GRATA PUELLAE! Eh, lo dicevano pure i latini! Alle donne piace prenderlo, e pure prenderle mentre lo prendono...perchè è normale che la donna si difenda, se non si difende è proprio una puttana!
    Pensiero universale questo, comune a tutte le culture.
    Un immaginario collettivo fertile, che, come mi ribadivano pure i ragazzi di un liceo ieri, mentre si parlava di violenza maschile sulle donne e ruoli e stereotipi di genere, "vende" (vedasi relish, D&G..., snuff movies...).
    Lo sdoganamento e la connivenza nei confronti della cultura dello stupro uccide.Uccide la soggettività delle donne, la loro sfera di libertà, di benessere psicofisico, di azione sociale e politica che non sia quella di manovalanza pura. Il femminicidio è un crimine di stato, è un crimine di lesa umanità nel momento in cui le Istituzioni tutte condividono, tollerano, o non sono in grado di contrastare questa cultura che uccide la soggettività delle donne in quanto donne, che propone alle masse modelli stereotipati e discriminatori.
    Non lo dico io che la cultura dello stupro in sè rappresenta una violazione dei diritti umani delle donne, e che non contrastare questa cultura equivale a tollerare tali violazioni (prima di aumentare le pene per chi compie violenza, e fare campagne contro la violenza sulle donne, bisognerebbe fare campagne per cambiare la cultura che sottende quelle violenze, e proporre un modello diverso di relazioni tra uomini e donne, nel privato come nel pubblico).
    Lo dice, al Governo Italiano, Il comitato per l'applicazione della Convenzione ONU per l'eliminazione di ogni forma di violenza contro le donne (CEDAW), lo dicono le politiche UE....Già, ma figuriamoci, quelle raccomandazioni che, talmente sono spietate nei nostri confronti, neppure i governi di destra e sinistra si sono sprecati a tradurre e diffondere, come da preciso obbligo internazionale assunto ai sensi della Convenzione (CEDAW).
    ( Ma non vi preoccupate, ci ho pensato io, le trovate qui:
    http://www.giuristidemocratici.it/what?new...=20061122082612 )
    Comunque, niente di nuovo sotto il sole. Quando in un Paese come il nostro è già così difficile riconoscere e contrastare e discriminazioni razziali, figuriamoci se si può arrivare a riconoscere e contrastare le discriminazioni di genere, posto che neppure si accetta e si introduce questo concetto nella legislazione (come sollecitato dal comitato CEDAW e da più parti...).
    Niente di articolato, queste poche righe. Solo un sfogo, una chiave interpretativa per leggere le poche righe di sotto.
    Poi, qui come altrove, la giustizia farà il suo corso, e la donna il suo faticoso percorso di liberazione.
    http://espresso.repubblica.it/dettaglio-lo...C2%BB/2075661/6
     
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  11. ilmarmocchio
     
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    Giuristi democratici, come magistratutara democratica... come le repubbliche democratiche.
    Sempre la solita democraticita' TOTALITARIA
     
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  12. silverback
     
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    Parole di una femmina moderna, scritte altrove:
    CITAZIONE
    Detto ciò...
    se vado a letto con un uomo e nel pieno dell'atto sessuale decido che non mi va più, se il tipo con cui sono a letto mi costringe a continuare, quello è stupro.
    Quella è una costrizione che io subisco, anche nel bel mezzo di un atto sessuale.
    L'uomo non è decorticato, come gli animali.
    L'uomo è capace di elaborare funzioni cerebrali superiori, non è preda dell'istinto, pertanto DEVE (perchè PUO', ne è capace) fermarsi.

    Figuriamoci, quindi, nel caso dei primi approcci o di un petting.
    Altro che violenza psicologica di cui sarebbe vittima.
    L'interruzione di un amplesso non costituisce nessuna violenza psicologica, sia chiaro.
    Queste sono balle da maschilisti
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    IL MITO DEL POTERE MASCHILE, di Warren Farrell.

    Lo stupro coniugale


    «In Australia, un marito e una moglie stavano facendo l'amore (o così pensava lui) quando lei gli disse di fermarsi. La mattina dopo chiamò la polizia e lo denunciò come stupratore, affermando che aveva impiegato trenta secondi per smetterla. Egli affermò di essersi fermato immediatamente. Fu condannato a quattro anni di carcere.»
    Gli australiani reagirono celando, com'è tipico, le loro sensazioni (con barzellette e battute sullo «stupratore dei trenta secondi»), mentre le riviste femminili australiane continuarono a pubblicare articoli in cui si criticavano gli uomini per la loro paura di impegnarsi.
    «Negli Stati Uniti, William Hetherington ha così formulato un appello per la riapertura del suo processo.
    Mi chiamo William Hetherington. Sono un uomo accusato ingiustamente, dichiarato colpevole e condannato a quindici-trent'anni di detenzione per stupro coniugale. Chiedo solamente di avere la possibilità di essere debitamente ascoltato in tribunale...
    Sono stato ingiustamente accusato e condannato per aver stuprato mia moglie, mentre si trattava di normali rapporti coniugali. Non ci fu ricorso alla forza o alla coercizione. Non ci furono lesioni di alcun tipo. La sua accusa è bastata a condannarmi e a mandarmi in galera.
    Il movente dell'accusa di stupro era di guadagnare terreno nella causa di divorzio in corso e ottenere la custodia dei tre bambini. Nei tre mesi precedenti, quando mia moglie aveva abbandonato il tetto coniugale, me ne ero preso cura io.
    Era la quarta volta che mia moglie mi accusava. Negli altri casi le accuse erano cadute.
    Non ho potuto permettermi un avvocato o un investigatore scelti da me perché durante la causa di divorzio mia moglie ottenne il congelamento di tutti i miei beni. Il giudice del tribunale penale si rifiutò di nominare un avvocato difensore penalista per me, affermando che avevo dei beni, anche se non potevo usarli. Non ho mai avuto un appello perché devo essere ritenuto indigente per ottenere una copia degli atti.(La copia è necessaria per dimostrare le irregolarità del processo ed è pertanto indispensabile per ricorrere in appello.)
    La mia vita è un incubo. Sono in prigione da quattro anni per il 'crimine' di aver avuto rapporti coniugali con mia moglie, dopo 16 anni di matrimonio, ed essere poi accusato di stupro.
    Chiedo il diritto di avere un avvocato.
    Chiedo di aver accesso ai miei beni per pagare le parcelle del mio legale.
    Chiedo regolari visite dei miei figli.»
    Ecco quanto nell'appello non era detto:
    • La moglie di Hetherington aveva presentato le quattro accuse di stupro nel periodo in cui la coppia lottava per la custodia dei figli.
    • La dinamica politica: la moglie di Hetherington voleva ritirare l'accusa, ma il pubblico ministero si era candidato per la rielezione e l'ACLU e i gruppi femministi esercitavano pressioni affinché l'uomo fosse condannato.
    • Siccome Hetherington non aveva precedenti penali, le direttive statali raccomandavano una pena non superiore ai dieci anni. Il giudice condannò Hetherington a quindici-trenta anni.
    Lo stupro coniugale, dopo migliaia di anni di matrimonio è diventato così un problema. Come è stato possibile? Le accuse di stupro coniugale sono frequenti là dove sono frequenti i divorzi, ovvero in paesi come l'Australia e il Canada. La legislazione sullo stupro coniugale fornisce alla donna un'arma potentissima. I mariti si rendono conto che l'accusa, nel caso diventi di pubblico dominio, può rovinargli la carriera. Nessun datore di lavoro vorrebbe mai leggere sui giornali: «Il Tal dei Tali è stato accusato di stupro.
    Come abbiamo visto, tutti e due i sessi fanno del sesso anche quando non vogliono, persino al primo incontro. Ma ciò è soprattutto vero in un rapporto: i due sessi s'impegnano entrambi nel «sesso condiscendente». Ecco la differenza tra l'avere una relazione e non avere una relazione: tutte le buone relazioni richiedono che «si ceda», soprattutto se molto forte è il desiderio del partner. L'inchiesta di Ms. la definisce stupro; un consulente matrimoniale la definirebbe relazione.
    La legislazione sullo stupro coniugale è un ricatto annunciato. Se un uomo sente il bisogno di chiedere il divorzio, la moglie può dirgli: «Provaci, e ti accuserò di stupro». La legislazione sullo stupro coniugale è peggio del governo-surrogato-del-marito: è come avere il governo in camera da letto.



    IL MITO DEL POTERE MASCHILE, di Warren Farrell.

    Non è il ruolo maschile che deve cambiare, visto che è l'uomo a stuprare?


    Punto di vista prevalente. Negli incontri, il problema è costituito dal ruolo maschile, perché a violentare sono gli uomini e non le donne.
    Il mio punto di vista. Il problema non è nei ruoli: i ruoli dei due sessi portano ai problemi dei due sessi - il problema della violenza per le donne e i problemi come il rifiuto, l'impari responsabilità, l'impostura e le menzogne dei primi incontri per gli uomini.
    «Date rape»
    Ecco come i ruoli maschile-femminile, e migliaia di anni di selezione sessuale, portano al problema del date rape per le donne. Il ruolo sociale:
    • Rafforza nei ragazzi la dipendenza dal sesso con le ragazze, mentre mette in guardia le ragazze dal sesso con i ragazzi. A tutti dice che il sesso è sporco e pericoloso (herpes, AIDS) e poi...
    • Dice ai ragazzi: «Sarete voi ad assumervi la responsabilità per queste 'porcherie'», il che fa sì che si diffidi dei ragazzi e si opponga loro un rifiuto.
    • Invece di accettare a livello personale i rifiuti, un giovane impara a trasformare la donna in un oggetto sessuale: è meno doloroso essere rifiutati da un oggetto.
    • L'oggettificazione la fa sentire alienata, il rifiuto lo fa sentire ferito, arrabbiato e impotente. Quando rifiuto e identità sessuale vanno di pari passo, seminiamo i semi della violenza, specie tra i ragazzi che non hanno nessuna fonte di potere. La violenza e l'oggettificazione rafforzano i presupposti iniziali: il sesso è sporco e pericoloso, e gli uomini non meritano fiducia.
    Da tutto ciò consegue che un uomo viene rifiutato a livello sessuale finché non si dimostra degno di fiducia per «non aver corso dietro al sesso», ma viene sessualmente ignorato finché «corre dietro al sesso».
    Notate bene che si tratta di un processo bisessuale, non unisex. Se vogliamo metter fine al date rape, dobbiamo anche metter fine alla «passività» delle donne. A questo punto, le donne conservano l'antica opzione di essere passive e prendere iniziative indirette, e intanto conquistano la nuova opzione di prendere inziative dirette. Non ci si aspetta comunque che siano le donne a cominciare. Né viene detto loro che c'è qualcosa che non va se non lo fanno. Così le donne conquistano opzioni nuove, ma senza nessuna aspettativa. Gli uomini conservano le antiche aspettative, ma senza opzioni nuove. Fatta eccezione per l'opzione della prigione se esercitano il loro vecchio ruolo in modo maldestro.
    Se l'etichetta «stupro ai primi approcci» ha aiutato le donne a definire l'aspetto più traumatico di un incontro dal punto di vista femminile, gli uomini non possiedono etichette che li aiutino a definire gli aspetti più traumatici di un incontro dal loro punto di vista. Ovviamente, l'aspetto più traumatico è attualmente la possibilità di essere accusati di stupro da una donna con la quale pensavano di far l'amore. Se gli uomini volessero dare un nome agli aspetti peggiori del tradizionale ruolo maschile, potrebbero definirli «rapina», «rifiuto», «responsabilità», «impostura», «menzogne».
    Rapina, rifiuto e responsabilità nei primi incontri
    L'aspetto peggiore di un incontro dal punto di vista di parecchi uomini è quella sensazione di essere vittime di una rapina avallata dalle usanze: saranno loro a tirar fuori il portafogli, a dare il denaro a lei, e il tutto si chiamerà appuntamento sentimentale.
    Per un giovane, gli incontri peggiori sono quelli in cui ha la sensazione di essere derubato e rifiutato. I ragazzi rischiano anche la morte per evitare un rifiuto (per esempio, entrando nell'esercito). Serate che costano denaro... e poi un rifiuto: ecco la versione maschile del date rape.
    Molti cominciano a contestare l'aspettativa fuori discussione per cui gli uomini si devono assumere un'impari responsabilità per ricevere un impari rifiuto. Tuttora scoprono che, quando compare il conto, le donne scompaiono nella toilette. Gli uomini non hanno ancora spiegato al mondo quanto l'aspettativa che siano loro a pagare li spinge a mestieri e professioni che non amano ma che rendono di più, e che ciò provoca stress, infarti e suicidi. Sanno soltanto che le donne hanno la possibilità di chiedere e la possibilità di pagare, e che dagli uomini tuttora ci si aspetta che chiedano e che paghino.
    Impostura e menzogne ai primi incontri
    Se un uomo che ignora il «no» verbale di una donna si rende colpevole di stupro, allora una donna che dice «no» con il linguaggio verbale ma «sì» con il linguaggio del corpo si rende colpevole di impostura. E la donna che continua a mostrarsi pronta al sesso dopo aver detto «no» si rende colpevole di menzogne.
    Le donne si comportano così? Secondo due femministe la risposta è affermativa. Circa il 40 per cento delle donne che studiano al college ha ammesso di aver detto «no» al sesso anche «quando intendevano dire sì». Anche nel mio lavoro con circa 150.000 persone tra uomini e donne - la metà circa single - la risposta è risultata positiva. Quasi tutte le single riconoscono di aver accettato di tornare nella camera di un ragazzo «solo per parlare», sensibili tuttavia già al primo bacio. E quasi tutte ammettono di aver di recente detto qualcosa di simile: «Ci stiamo spingendo troppo in là», mentre le labbra continuano a baciare.
    Abbiamo dimenticato che quando non si parlava ancora di stupro e di impostura, sì diceva che era eccitante. Forse non a caso i romanzi rosa scritti dalle donne non si intitolano Si fermò quando dissi «no». S'intitolano Dolce amore selvaggio, con la donna che rifiuta la mano dell'amante gentile che la salva dallo stupratore e sposa l'uomo che ripetutamente e selvaggiamente la violenta. È proprio il tema del «matrimonio con il violentatore» che ha fatto di Dolce amore selvaggio un best seller. Ed è Rhett Butler, che porta sul letto la recalcitrante e urlante Rossella O'Hara, l'eroe delle donne - e non degli uomini - in Via col vento (il romanzo più venduto di tutti i tempi, alle donne). È importante che i «no» di una donna siano rispettati e che i «sì» di una donna siano rispettati. Ed è anche importante - quando i «sì» non verbali (le bocche ancora unite) sono in conflitto con i «no» verbali - che un uomo non sia messo in galera per aver ascoltato i «sì» e non i «no». Forse cercava soltanto di diventare la fantasia della sua donna. II pericolo è nel sottile confine tra fantasia e incubo.
    Le differenze nelle esperienze dei due sessi sono talmente grandi a livello emotivo che si possono capire soltanto invertendo i ruoli: la donna invita l'uomo e scopre quali «no» dell'uomo significano «no» per sempre e quali «no» per la serata... e l'uomo si rende conto che effetto fa vedere che i propri «no» vengono ignorati.


    Edited by silverback - 26/3/2009, 21:14
     
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  13. ilmarmocchio
     
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    @ Silverback : su queste basi e' inutile discutere. Non a caso e' stata fatta quell'aborto di legge sulla prostituzione. Per comprimere ulteriormente ogni atto maschile. Forse sara' bene cominciare a rendersi conto che la nostra tanto decantata civilta' occidentale, oltre ad aver tagliato innumerevoli teste, taglia anche i c......i
     
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  14. silverback
     
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    http://tv.repubblica.it/copertina/testimon...lsa/33120?video

    SPOILER (click to view)
    La ragazza australiana è diventata una celebrità su Internet dopo aver raccontato di aver assistito a una sparatoria a Sidney a tarda notte, e sono state create magliette e tazze in suo onore. Poi ha confessato che era tutto frutto della sua fantasia.Il 27enne vittima della sparatoria, Sydneysider Justin Kallu, ferito a un ginocchio, non ha trovato l'episodio divertente.
    "Sono un po' infastidito perché mi hanno sparato e ho rischiato la vita, mentre questa ragazza sta diventando famosa solo perché non ha cervello", ha detto Kallu commentando i quotidiani via e-mail
     
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193 replies since 12/10/2006, 20:25   6395 views
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